Imbrogliati dal PIL, venti anni dopo

Silvano Molfese

Spesso su giornali e tv si sente parlare di PIL (Prodotto Interno Lordo): prima cresceva, adesso diminuisce: manca la crescita economica! Ma come è nato questo indice, è aderente alla realtà? E soprattutto oggi, con le crisi in atto, cosa sarebbe necessario fare? Venti anni fa Robert Repetto, sul numero di agosto de “Le Scienze”, spiegava le pericolose contraddizioni del Sistema di Contabilità Nazionale nell’articolo:

La contabilità delle risorse ambientali 

“Un paese può tagliare le proprie foreste, inquinare le falde acquifere, […] portare al degrado ambiente e risorse naturali senza che tutto ciò risulti dal bilancio patrimoniale nazionale”.

Il Sistema di Contabilità Nazionale (SCN) fu adottato dopo la crisi economica del ‘29 negli USA quando la principale preoccupazione era quella di riavviare il ciclo economico per ridurre l’elevata disoccupazione.

Repetto ed altri economisti proposero l’inserimento delle risorse naturali nei conti del prodotto e del reddito netto del Sistema di Contabilità Nazionale per far corrispondere alla ricchezza contabile quella riscontrata nella realtà.

All’epoca Repetto concluse che le correzioni del SCN, nel lungo periodo, sarebbero state di enorme importanza. Ma le modifiche proposte, sebbene tecnicamente ineccepibili, non furono mai attuate.

Dopo 20 anni il degrado ambientale è sotto gli occhi di tutti: di recente in Siberia, per gli incendi, è stata bruciata una superficie boschiva più grande dell’Italia.

I combustibili fossili da cui dipendiamo tendono ad essere sempre più scarsi e l’accumulo di gas climalteranti, emessi con la combustione, non fa che aumentare il riscaldamento globale; si tagliano milioni di ettari di foreste ogni anno; l’erosione e la desertificazione dei terreni procedono a ritmo sostenuto mentre la popolazione mondiale ha raggiunto i 7 miliardi.

Oggi i problemi sono ben più pressanti; è necessario agire su più fronti, come ha sottolineato Lester Brown, con queste priorità:

1) Stabilizzare il clima

2) Ripristinare i sistemi di supporto naturali della Terra

3) Stabilizzare la popolazione [ Se si alza il livello di scolarizzazione femminile si abbassa il tasso di fertilità. (Brown, 2011) ]

4) Eliminare la povertà

E’ quanto mai urgente puntare a questi obiettivi.

Come nasce il Sistema di Contabilità Nazionale

Questo sistema  “[…] riflette il modello macroeconomico keynesiano, modello che prevaleva quando il sistema venne sviluppato. I grandi aggregati dell’analisi keynesiana – consumo, risparmio e investimento – sono attentamente definiti e misurati. Ma Keynes e i suoi contemporanei erano tutti presi dalla grande depressione e dal ciclo economico, e dato che i prezzi all’ingrosso erano allora a un minimo assoluto, la scarsità delle risorse naturali era l’ultimo dei loro pensieri.”

“Sfortunatamente, come l’analisi keynesiana ignorava quasi del tutto il ruolo produttivo delle risorse naturali, così fa il sistema attuale di contabilità nazionale.”

Repetto rammentava che l’economia neoclassica del XIX secolo era poco interessata alla scarsità delle risorse naturali visto che in Europa arrivavano in abbondanza cereali e materie prime da: America, Russia e dalle varie colonie.

Sicché “Vennero dimenticate le deprimenti previsioni di Ricardo, Malthus e Marx e di altri precedenti economisti classici, secondo le quali le economie industriali sarebbero andate incontro a stagnazione o a collasso a causa del crescente aumento dei canoni fondiari e dei salari minimi. […] Gli economisti classici consideravano il reddito come l’utile di tre tipi di beni: risorse naturali, risorse umane e capitale investito; gli economisti neoclassici eliminarono quasi totalmente dal loro modello le risorse naturali e si concentrarono sul lavoro e sul capitale investito ”

Addirittura nel secondo dopo guerra, quando si applicarono queste teorie ai Paesi del Terzo Mondo “[…] anche le risorse umane vennero lasciate da parte sulla base del fatto che la manodopera era sempre in eccesso e che lo sviluppo era visto quasi interamente come una questione di risparmio e di investimento in capitale”. (Repetto, 1992)

Uno schema contabile che dà luogo a bizzarre anomalie:

Prendiamo ad esempio il caso in cui il suolo e la falda acquifera siano inquinati da una sostanza tossica.

Il reddito non diminuisce anche se ci sono danni gravissimi a risorse naturali di vitale importanza. (I grafici sono di tipo qualitativo)

Se lo Stato spende milioni di soldi per riparare i danni il reddito aumenta perché le spese governative sono considerate acquisti di beni e servizi finali.

 

Se l’industria attua il risanamento il reddito non aumenta: le spese sostenute dalle aziende sono considerate costi intermedi di produzione.

Se per la mancata bonifica dell’area gli abitanti sono costretti ad un aggravio di spese mediche,  il reddito aumenta: le spese mediche familiari nella contabilità del reddito nazionale sono spese di consumo finale. (Repetto, 1990)

Bibliografia

Repetto R., 1992. La contabilità delle risorse ambientali. – Le Scienze, 288, 22-28

Repetto R. e altri, 1990. Il capitale della natura. – ISEDI, 28

Brown L. R. , 2011 . Un mondo al bivio. Come prevenire il collasso ambientale ed economico. Edizioni Ambiente, pag. 136 e 202

2 risposte a “Imbrogliati dal PIL, venti anni dopo

  1. L’inganno di fondo è che siano più importanti i fini che i mezzi. E’ più importante capitalizzarla una foresta vergine… salvo poi lavorare una vita per fare il giro del mondo e scoprire che di foreste vergini non ce ne sono più. Stessa cosa per i mari incontaminati, i ghiacciai eterni, i cibi freschi, gli umani gentili. Pian piano scopriamo sulla nostra pelle che non ci resta davvero nient’altro che la condivisione della foto di un gattino su Facebook.

  2. E’ il paradosso dell’ingorgo la radice del tutto. E’ quello che mi è più caro, perché ho speso 15 anni della mia vita dentro a degli ingorghi imbecilli. Solo quando ti trovi incolonnato in un serpentone chilometrico di auto realizzi quanto sia sbagliato misurare il progresso umano in litri di carburante bruciato.

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