Fare efficienza a costo zero: EPC

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L’efficienza energetica ha una caratteristica impagabile: si paga da sola. 

E con i giusti strumenti, può avvenire anche a costo zero.

Di Federico Tarantino 

Numerose opportunità di risparmio energetico vengono tralasciate perché troppo onerose da finanziare, oppure perché considerate non essenziali. Ad esempio, ad un Comune possono mancare i fondi necessari per investimenti in efficienza energetica e in impianti a fonti rinnovabili (in particolare, da quando vige il patto di stabilità), o invece un’azienda può considerare quello energetico un tema marginale rispetto alla propria attività principale. Più spesso ancora avviene che aziende ed enti pubblici non siano in grado di valutare i risparmi energetici ed economici conseguibili e soprattutto non siano a conoscenza delle opportunità che hanno a disposizione per affrontare questi problemi, e ciò è dovuto a gravi lacune culturali. Eppure oggi esistono imprese specializzate nella identificazione e conseguimento del risparmio energetico a costo zero per i committenti, le cosiddette Società di servizi energetici o E.S.Co. (Energy Service Company).

Le E.S.Co. sono soggetti specializzati, che:

  • reperiscono le risorse finanziarie richieste,
  • eseguono la diagnosi energetica, lo studio di fattibilità e la progettazione,
  • realizzano l’intervento,
  • conducono, post intervento, la manutenzione e l’operatività.

Esse agiscono utilizzando, quando necessario, il meccanismo del Finanziamento Tramite Terzi (FTT) o la contrattualistica EPC ovvero Energy Performance Contract.  In pratica, le E.S.Co. offrono – a costo zero per l’ente pubblico o l’azienda – la diagnosi, il progetto, gli interventi di efficientamento e la gestione energetica post intervento. Stipulano con l’ente pubblico o l’azienda un particolare contratto che consenta loro di retribuirsi con i risultati dell’intervento (ovvero con il risparmio energetico).

LA CONTRATTUALISTICA EPC

Il Contratto di Prestazione Energetica viene definito dalla Direttiva 2012/27/CE come “l’accordo contrattuale tra il beneficiario e il fornitore di una misura di miglioramento dell’efficienza energetica, verificata e monitorata durante l’intera durata del contratto, laddove siano erogati investimenti (lavori, forniture o servizi) nell’ambito della misura in funzione del livello di miglioramento dell’efficienza energetica stabilito contrattualmente o di altri criteri di prestazione energetica concordati” e garantiti, quali i risparmi finanziari. Deve quindi essere portato a termine un miglioramento delle prestazioni energetiche del soggetto beneficiario (condominio, PMI, azienda pubblica). Nelle Linee Guida dell’ENEA si legge che il contratto ha per oggetto l’esecuzione di tutte le opere, lavori e provviste occorrenti per eseguire e dare completamente ultimati la riqualificazione energetica degli edifici oggetto dell’intervento e la manutenzione degli impianti ad esso afferenti, nonché la fornitura dei vettori energetici.

Nella pratica è un Contratto di Gestione Calore leggermente più evoluto poiché si garantisce un raggiungimento di una prestazione energetica migliorativa rispetto alla situazione ex-ante, a parità di prestazione fornita. E’ molto importante notare come vengano chiaramente esplicitate nel contratto EPC la fornitura del gas e dell’energia elettrica, i vettori energetici più semplici da monitorare. Sarà quindi basilare che la E.S.Co. si intesti i contatori ed acquisti le materie prime sul mercato per poi rivendere un servizio di efficientamento energetico al beneficiario. Ora, come può la E.S.Co. garantire la parità di prestazione servita al soggetto beneficiario? Sarà necessario monitorare l’intervento compiuto con sistemi che permettano il controllo da remoto dei dati (consumo kWh elettrici, consumo Nm3 gas, consumo di litri di acqua) durante tutti gli anni in cui vige il contratto; inoltre, bisognerà sottoscrivere da entrambi le parti le condizioni iniziali di consumo elettrico e di gas metano prima dell’intervento progettato e realizzato dalla E.S.Co.. Per le condizioni iniziali verranno esplicitate le ore di funzionamento e i lumen forniti se si tratta di un cambio dei corpi illuminanti per esempio, mentre per il secondo caso si relazionerà il consumo di gas con i Gradi Giorno dell’anno di riferimento, sempre a parità di ore di funzionamento degli impianti.

EPC NEI CONDOMINI

Il condominio rappresenta la struttura edile in cui si è organizzata la comunità europea ed italiana. La maggior parte delle persone oggi giorno vive nelle città e di questa percentuale la fetta più grande vive in comunità chiamate condomini. Il condominio è innanzitutto un’utenza energivora che ha bisogno di molte materie prime in ingresso, una di queste è il gas metano. Tale materia prima incide sul bilancio condominiale (ipotesi impianto di riscaldamento centralizzato a metano che serve 12 – 40 unità immobiliari) per una percentuale che va dal 35 al 45%. L’energia elettrica, invece, incide molto meno sul bilancio, solo un 5-7%; tale valore dipende esclusivamente dall’ammontare delle spese fisse e quindi dalla potenza elettrica contrattata. Per questa tipologia di condomini basterebbero 6 kW di potenza impegnata. Poi vi sono: l’aspetto dell’illuminazione notturna, la quale dovrà essere fondamentalmente a tecnologia LED e la possibilità di installare un pannello fotovoltaico con microinverter, per auto produrre l’energia elettrica di cui si ha bisogno durante le ore diurne. Agendo in questa maniera l’energia elettrica inciderà un 1-3% sul bilancio finale.

Come risparmiare invece nell’acquisto del gas metano? Una soluzione oggi giorno percorribile è la contrattualistica EPC fra il soggetto giuridico E.S.Co. e il soggetto giuridico condominio. Il primo attua gli interventi di efficientamento verso il secondo, il soggetto beneficiario, il quale si impegna a riconoscere un canone di ammortamento dell’investimento eseguito e progettato dalla E.S.Co. per un periodo di x anni. Per i condomini si può ricorrere anche al FTT, per gestire al meglio il fatto di dover lavorare con una proprietà privata molto frazionata. Gli interventi necessari per il miglioramento energetico degli immobili sono: la regolazione del sottosistema di emissione del calore, l’isolamento del tetto/sottotetto e del piloty, la coibentazione dell’involucro opaco, l’ottimizzazione della combustione del gas naturale senza ricorrere al cambio totale della centrale termica con una caldaia a condensazione. Per ultimo occorre ricordare che è a carico del beneficiario fornire i dati iniziali di consumo e di prestazione energetica dell’immobile; pertanto, il soggetto beneficiario dovrà redigere a sue spese e consegnare l’Attestato di Prestazione Energetica alla E.S.Co. prima della firma del contratto definitivo.

 

5 risposte a “Fare efficienza a costo zero: EPC

  1. Mi scuso per l’ignoranza, non sono argomenti che conosco. Chi le paga queste E.S.Co.? Come si contattano? C’é un registro? Qual è la % del risparmio energetico con cui si pagano i lavori forniti dall’E.S.Co.? Qualora tale risparmio non venisse verificato immagino tale pagamento salti, giusto? Saluti e grazie.

  2. 1) Le Esco agiscono con capitale proprio o attraverso altre modalità di finanziazione (tramite banche, fondi di investimento, mediocredito centrale, etc…)
    2) Ci sono varie modalità di contattare le esco, spesso sono ditte installatrici oppure società iscritte nel seguente registro (e quindi certifcate secondo una norma UNI)
    http://www.fire-italia.org/elenco-delle-esco-certificate-uni-cei-11352/
    3) Il risparmio va dal 15 al 75%, dipende dal tipo di soluzione scelta;
    4) Il risparmio va monitorato attraverso strumenti già disponibili sul mercato

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  4. Pingback: Tagliare la bolletta elettrica nei condomini | Risorse Economia Ambiente

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