Attaccare la Povertà Energetica, con il taglio dei costi inutili e l’aumento di efficienza.
E’ lo Smart Metering.
Nel parco immobiliare del Nord Italia, le bollette energetiche rappresentano all’incirca il 7% del reddito totale della famiglia media. Per i più poveri, questa percentuale potrebbe raggiungere il 10%, e per questo si parla di Povertà energetica. In generale, il 70% del costo energetico viene utilizzato per acquistare gas naturale per il riscaldamento dalla rete nazionale, mentre il restante 30% viene utilizzato per il vettore di elettricità. Se si considerano i condomini privati composti da diverse scale, è evidente che l’importo totale delle spese di energia elettrica può raggiungere un valore considerevole.
E’ possibile aggredire queste spese utilizzando lo Smart Metering, cioé creando una rete intelligente in grado di misurare instantaneamente i vari consumi ed evidenziare così le reali necessità energetiche dell’edificio (che spesso in fase di costruzione sono state largamente sovradimensionate). A questo vengono aggiunti interventi di Efficienza Energetica che mirano a ridurre il consumo di energia mantenendo i servizi inalterati per l’utenza.
I risparmi conseguiti annualmente spesso ripagano l’investimento in pochi anni. Questa caratteristica permette di effettuare gli interventi anche a costo zero, rivolgendosi ad una ESCo (Energy Service Company, Compagnia di servizi energetici) che effettua gli interventi in cambio dell’acquisizione per alcuni anni di parte del vantaggio economico che deriva dal risparmio conseguito.
Un progetto pilota di successo è stato promosso e realizzato da un’impresa a Bologna e terminato nel luglio di quest’anno (2018).
Sul sito di ASPO Italia è possibile scaricare la descrizione di un progetto pilota di Smart Metering, scritta da Federico Tarantino e Giulio Allesina. Tale progetto, realizzato nel luglio di quest’anno (2018), ha coinvolto un condominio di Bologna caratterizzato da 5 scale, 5 misuratori di distributore, 4 ascensori e 36 appartamenti (senza un sistema di riscaldamento centralizzato e non collegato ad un teleriscaldamento). Gli interventi hanno portato a ridurre drasticamente, fino al 60%, le bollette elettriche relative ai servizi comuni (illuminazione, ascensori, tempi, ecc.), con un tempo di ritorno degli investimenti di poco superiore ai due anni.