
Il caro energia è dovuto alle rinnovabili? C’è ancora tantissimo petrolio da estrarre?
Pubblichiamo sul sito di Aspo Italia un articolo a firma di Gisberto Liverani, di cui vi proponiamo qualche interessante estratto.
Ricordate il Peak Oil? Correva l’anno 2008 e nell’industria petrolifera come sui giornali l’argomento era all’ordine del giorno, o mainstream, come si suole dire ora. Anch’io, nel mio piccolo, avevo collaborato come ghost writer (ai tempi lavoravo come geologo di esplorazione all’Eni), a un articolo sul Peak Oil di Roberto Rizzo, uscito su GEO. […]
Qualcuno deve però spiegare perché oggi, a pandemia ancora in corso e viaggi intercontinentali quasi al palo, il barile ha ripreso a correre sopra ai 70 $.[…]
Nel mondo si consumano 36,8 miliardi barili di petrolio all’anno. E quanti miliardi di barili ne ha rimpiazzati l’esplorazione? Circa 3,7 miliardi). Ovvero il deficit annuale è di circa 33 miliardi di barili. […]
L’esplorazione di gas è stata molto più di successo di quella di petrolio negli ultimi 20 anni. Si capisce quindi da dove il viene il tormentone “il gas è il combustibile di transizione” che abbiamo sentito a più riprese da Descalzi (e non solo). Non per essere “amico dell’ambiente” ma perché , soprattutto per l’ENI, ha un orizzonte temporale più lungo.
Buona lettura dell‘articolo integrale (PDF).